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DICIOS E FAINAS
PROVERBI E FACCENDE
“Penetrare tutto il sapere umano con il Vangelo. Non parlare solo di religione, ma di tutto, parlare cristianamente di sociologia, di pedagogia, di geologia, di statistica, di igiene, di geografia, di storia, di prosa, di poesia… Voi siete sale, Voi siete luce, Voi siete città posta sul monte rispetto al mondo” (Don Alberione). Giacu fa ciar. Maria Antonia fa ciar. Maria Antonia Fara nel suo originale libro in lingua sarda: Dicios e fainas arrejonos pro ischidare ammentos de su tempu passadu” scava nella profondità della sua terra “Semestene” (SS), nella nostra terra sarda per far rinascere e rifiorire Dicios e fainas (proverbi e faccende domestiche) sepolti nel tempo passato. Con la sua anima appassionata e con spirito alberoniano li riveste di nuova luce rendendoli attuali in una meravigliosa sinfonia. Dicios e fainas, “proverbi e faccende”, due parole piccole, ma che abbracciano un mondo intero. Nei proverbi c’è un mare sconfinato di sapienza antica e universale, nelle faccende c’è tutta la fatica dell’umanità impegnata sin dal suo nascere nella vita di ogni giorno. Tonino Oppes presenta così l’opera di Maria Antonia in lingua italiana. |
molto colorita e briosa, anche i piccoli particolari. Se tu hai la fortuna (sta a te) di leggerlo, ti sentirai riempire la faccia di sorriso e la pancia di riso, tanto che in Pizzinnos e padda i nbrutan sa dama, devi incrociare le braccia e premerti la pancia per paura che scoppi dalle risate sonore. La sacralità del giorno inizia alle prime luci dell’alba, quando il canto del gallo col suono della campagna risveglia i cuori di Semestene, già in piedi a riprendere l’usata piacevole fatica con l’Ave Maria, fino al tramonto del sole, per riposare, nel grazie a Gesù, Giuseppe e Maria, mentre le stelle lassù stanno a guardare, a sorridere e benedire con i loro raggi luminosi. Maria Antonia allega al testo un disco che completa l’opera e le conferisce valore e perenne armonia. Grazie Maria Antonia per il tuo colossale, fantastico, lichitu libro. Anna S. |