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CONVEGNO NAZIONALE IMSA

 



Sulle sue spiagge Marcello Mastroianni si perdeva, lo sguardo di chi si domanda di che cosa sia la mancanza che sente nel cuore... Erano gli anni della Dolce vita di Federico Fellini, che appunto su quelle spiagge girò alcune scene del film. Trovarsi a Focene, per il convegno dell’Istituto, tanti anni dopo, sembra una distanza incolmabile. Invece, è lo stesso desiderio, o la mancanza, di quell’unico Bene a muovere noi e quella umanità inquieta che il cinema ha rappresentato e rappresenta. Ad ospitare le oltre quaranta Annunziatine sono state le Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, che ci hanno accolto con affetto e disponibilità. I lavori sono iniziati con la preghiera del Rosario, seguita dalla presentazione che Carmela Pietrarossa ha fatto della sua relazione, dal titolo Come fermento. La sfida della secolarità, un percorso attraverso i temi della consacrazione laicale vissuta nel segno del lievito che trasforma la pasta, del germe divino che cresce e diventa un albero sotto

le cui fronde gli uccelli trovano riparo. Utilizzando una serie di immagini in power point, cioè elaborate al computer, Carmela ha condotto la sua riflessione traendo spunto da numerosi riferimenti alla realtà umana, professionale, culturale, politica, invitandoci a mai ‘accomodarci’ per gettare sempre oltre le nostre reti, nella quotidianità dei piccoli gesti, pieni di eternità. Il giorno successivo, venerdì 4 gennaio, don Carlo Cibien, sacerdote paolino, dottore in Teologia con specializzazione in Sacramentaria, ha presentato un quadro di riferimento sulla normativa che regola gli Istituti di vita consacrata, soffermandosi sulle problematiche ancora aperte, legate al senso dell’aggregazione. Il tempo per qualche domanda e, nel pomeriggio, il confronto nei gruppi sui contenuti proposti; dopo cena, la possibilità di suggerimenti e proposte operative, per questo anno così importante, dedicato alle vocazioni e alla celebrazione del centenario del Patto di Riuscita (7 gennaio 2019), preceduto nel 1917 dalla famosa cambiale, una riproduzione della quale è stata consegnata a ciascuna Annunziatina dalle Consigliere. Insieme a don Gino, hanno lavorato incessantemente durante e dopo il Convegno. Sabato 5 abbiamo avuto la gioia di avere con noi, insieme a don Soliman, Don Valdir José de Castro, Superiore Generale della Società San Paolo che, dopo la celebrazione della Messa, si è intrattenuto con noi per raccontare della sua esperienza come partecipante al Sinodo dei giovani. Don Valdir ci ha raccontato che molti giovani hanno evidenziato sì aspetti negativi della Chiesa (la corruzione, la pedofilia), al tempo stesso però hanno parlato della loro bella esperienza all’interno della comunità ecclesiale, in particolare ci ha raccontato di un giovane irakeno che ha commosso l’assemblea dei padri sinodali raccontando della persecuzione di tanti cristiani nel suo paese. L’ultima parte della mattinata del sabato è stata dedicata alla relazione di don Gino sulla vita dell’Istituto e alle proposte operative, tra le quali la recita del Patto di riuscita, la preghiera per le vocazioni, la celebrazione di Sante Messe a suffragio delle Annunziatine defunte.
Infine, una bella iniziativa sarà la possibilità di partecipare ad un pellegrinaggio a Lourdes, nel 2020, anniversario della costituzione degli Istituti aggregati, promosso dalla Santa Famiglia.

Sabina M.