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Roma - Giubileo 22 e 24 febbraio 2008 |
FP Istituti: 50° degli Istituti e 90° dei Cooperatori Paolini |
Domenica, 24 febbraio 2008, circa 400 membri della Famiglia Paolina si sono dati appuntamento nella Cripta del Santuario Regina Apostolorum, in Roma, per celebrare il 50° degli Istituti Paolini di Vita Secolare Consacrata e il 90° dell'Associazione Cooperatori Paolini. Un momento di condivisione lieta e fraterna in onore dei festeggiaiti ha chiuso questa intensa giornata Roma, 24 febbraio 2008, ore 10.00
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Giubileo a Città di Castello | Livorno | L'Aquila |Torino | Lecce | Sabbioneta |
La Voce Città di Castello venerdì 21 novembre 2008 Domenica 30 novembre gli istituti paolini di vita consacrata secolare, presenti a Città di Castello,festeggiano il loro 50° di fondazione. II beato Giacomo Alberione li ha fondati nel 1958 e la Santa Sede li ha approvati nel 1960. Fanno parte della "mirabile Famiglia paolina» come amava chiamarla papa Paolo VI, la quale è composta di 10 istituzioni: 5 congregazioni religiose, 4 istituti di vita consacrata secolare, una associazione di laici. A Città di Castello sono presenti tre istituti di vita secolare: l'istituto Maria Santissima Annunziata, l'istituto San Gabriele Arcangelo, l'istituto Sacra Famiglia ai quali appartengono cinquanta persone circa.Qualche anno fa era presente anche l'istituto Gesù Sacerdote: ne facevano parte il vescovo Carlo Urru e don Nazareno Amantini. A.M.G. |
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La celebrazione dell'Anno paolino ha sollecitato anche a Città di Castello varie iniziative volte ad approfondire la conoscenza dell'"Apostolo delle genti". Accanto alle varie occasioni proposte a livello parrocchiale, ha assunto particolare rilievo la conferenza tenuta da don Giacomo Perego lo scorso sabato 29 novembre nella chiesa monumentale di San Domenico.
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Una giornata di famiglia
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Una giornata particolare “Nessuna ricchezza si può dare a questo mondo povero e orgoglioso se non Gesù Cristo” |
Così, dato che come tutti i gruppi, avevamo ricevuto da don Vito, alcune proposte su come festeggiare il 50° di fondazione, abbiamo pensato di organizzare anche noi qualche cosa nel nostro piccolo. Ci è sembrato opportuno allestire una mostra riguardante il nostro fondatore e la sua opera, distribuire depliants di conoscenza della Famiglia Paolina e del nostro Istituto, inoltre, consegnare un piccolo omaggio a tutti coloro che avrebbero visitato la mostra. Ovviamente, per realizzare tutto ciò, avevamo bisogno di spazi adeguati, per cui siamo andate dal nostro Vescovo! Subito si è mostrato molto disponibile e ci ha comunicato il giorno in cui era libero per celebrare la Santa Messa di ringraziamento per il 50° di fondazione: domenica 27 Aprile alle ore 17.00, nella chiesa di S.Maria del Suffragio, adiacente alla nostra Cattedrale (quest’ultima è chiusa per restauro).Questa data ci ha riempito di gioia grande: quale occasione migliore per festeggiare la fondazione e contemporaneamente, ricordare il 5° anniversario della beatificazione del Primo Maestro? |
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Dopo l’entusiasmo iniziale, non nascondiamo che siamo state assalite da un po’ di ansia…per le cose che avremmo dovuto organizzare. Comunque, abbiamo gettato tutte le nostre preoccupazioni nelle mani del Signore e abbiamo iniziato a metterci a lavoro. Annarita |
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Farci conoscere In occasione del 50° dell’Istituto e della festa dell’Annunciazione si è pensato ad un’iniziativa che ci rendesse visibili sul territorio e fosse occasione di ritrovo con gli altri membri della Famiglia Paolina. |
Siamo state presenti alla S. Messa prefestiva del sabato 29 Marzo ed è stato utile per prendere “confidenza” con la parrocchia, farci conoscere, spingere i più timidi a ritirare il materiale e dare un’occhiata ai poster che illustravano la nostra vocazione e la nostra spiritualità. |
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Dal 1958 le "Annunziatine", Istituto secolare Si celebra quest'anno il 50esimo anniversario della fondazione dell'Istituto "Maria Santissima Annunziata", nato nel 1958 per volontà del Beato don Giacomo Alberione. Ad essere protagoniste dell'Istituto secolare, che ha diversi gruppi sparsi un po' ovunque in tutto il mondo, sono ovviamente le "Annunziatine". |
Donne, però, che sono consacrate a tutti gli effetti in quanto professano i voti di povertà, castità e obbedienza pur rimanendo nel mondo e senza indossare un abito religioso “Saranno anime che bruciano di amore di Dio e traducono la loro vita in apostolato”.disse, infatti, don Alberione quando diede vita all'Istituto. Nei giorni scorsi il Papa Benedetto XVI ha inaugurato l'anno Paolino, dedicato all'apostolo delle genti. E la spiritualità e la missione apostolica dell'Istituto sono proprio gli stessi della Famiglia Paolina: vivere e dare al mondo Gesù Cristo, Via Verità e Vita, con tutti i mezzi che il progresso e la tecnica offrono. L'Istituto, come detto, è stato fondato nel 1958 dal Beato Giacomo Alberione, ed è stato approvato da papa Giovanni XXIII nel 1960. È aggregato alla Società San Paolo e costituisce uno dei dieci rami che compongono la Famiglia Paolina. È diffuso in 17 nazioni. In Italia si articola in 26 gruppi presenti nelle varie regioni e nelle isole. Testimonianza Questo è il racconto di una delle donne consacrate del gruppo di Lecce-Brindisi. una “Annunziatina” del Salento, il racconto della sua scelta di aderire all'istituto secolare dopo aver incontrato di persona. 45 anni fa, ìl fondatore don Giacomo Alberione “Nel 1963 fui invitata dalle "Figlie di San Paolo” di Lecce ad un corso di esercizi spirituali che si sarebbe tenuto ad Ariccia. Risposi affermativamente anche per farmi perdonare i tanti rifiuti che avevo opposti ad altri inviti. A darmi ulteriore spinta fu la fama di don AIberione che molti ritenevano e lo indicavano già come “uomo di Dio”, grande apostolo, persona eccezionale. (da: L'ORA delL SALENTO - Lecce,12 luglio 2008
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Giornata Vocazionale a Sabbioneta
Domenica 7 giugno 2009 a Sabbioneta (MN) abbiamo vissuto una bella esperienza di comunione e di annuncio. E' stato scelto questo luogo di riflessione e preghiera perchè più idoneo per affrontare il tema così importante della vocazione intesa come scoperta del progetto di Dio sulla propria vita. L'incontro è stato molto positivo, la gente che ha partecipato ha mostrato interesse per il tema trattato per la chiarezza con cui è stato presentato. Anna Maria ha messo bene in risalto il nostro Carisma, l'attualità della nostra vocazione che rende visibile, se siamo fedeli, il Dio che il mondo fa di tutto per rendere invisibile. Anna Maria e Maria Articolo:
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ANNA MARIA GUSTINELLI
NELLA FAMIGLIA PAOLINA
L'ISTITUTO MARIA SS.MA ANNUNZIATA
In questo mese in cui si concluderà l'Anno Paolino, in questa giornata 7 giugno 2009 in cui voi del Centro Culturale A PASSO D'UOMO celebrate la giornata nazionale delle vocazioni, nel mentre la liturgia domenicale è incentrata oggi sul mistero della SS.ma Trinità, vorrei introdurre il mio discorso sulla Famiglia Paolina, di cui faccio parte come membro dell'Istituto Maria SS. Annunziata, leggendo con voi una bellissima preghiera alla Trinità, sgorgata dal cuore del Beato don Giacomo Alberione, fondatore della "Mirabile Famiglia Paolina" che comprende dieci Istituzioni per rispondere ai diversi modi di interpretare la chiamata universale alla santità, come evidenziato dal Concilio II° Alla SS.maTrinità O Trinità divina, Padre, Figlio e Spirito Santo, Entrando nello specifico di questa giornata, inizio con il citare tre date fondamentali della vita di don Alberione: la sua nascita il 4 aprile 1884; la sua morte i126 novembre 1971; la beatificazione da parte del papa Giovanni Paolo II i127 aprile 2003. Fu fondato da don Alberione nel 1958. Ogni volta che fonda un Istituto per lui è come se accogliesse dalle mani di Maria la volontà di Dio e attraverso di lei la realizzazione. E' quindi per volontà di Dio che esiste l'Istituto Maria SS. Annunziata; è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa.
Con la Costituzione "Provvida Mater" Pio XII ha dato, nel 1947, solenne riconoscimento agli Istituti Secolari. Don Alberione attinse a questo documento per fondare i quattri Istituti. "Lo Spirito Santo suscita le vocazioni secondo i bisogni dei tempi. Oggi, oltre alla vita religiosa tradizionale, è vivo il bisogno che la via dei consigli evangelici e l'apostolato siano vissuti anche nel mondo, negli ambienti professionali, familiari, parrocchiali ". Non si tratta di una consacrazione di serie inferiore; è solo un modo diverso di attuazione. In tal modo tutti gli Istituti, che prima ho elencato, hanno una comune origine, hanno un comune spirito, hanno finalità convergenti. L'Istituto Maria SS. Annunziata ha ottenuto il primo Decreto di approvazione dalla S.Sede l'8 aprile 1960. Le sue caratteristiche sono: totale e definitiva consacrazione a Dio; apostolato in tutti gli strati sociali; secolarità ossia la perfezione evangelica vissuta nel mondo. La consacrazione dei membri ha tre requisiti: la chiamata divina riconosciuta da un superiore; la professione dei consigli evangelici; il riconoscimento della Chiesa. Coloro che emettono la professione sono veri membri religiosi, pur vivendo nel mondo, portando il loro abito secolare e facendo l'apostolato richiesto dalle circostanze di tempo e di luogo. Prima di arrivare alla professione perpetua vi è un lungo periodo di formazione che dura circa sette anni con diverse tappe sempre più impegnative. Vi sarà poi la formazione permanente che si scandisce in queste tappe: ritiro mensile, esercizi spirituali, studio personale tramite anche circolari mensili. Come nel corpo ogni membro ha il suo compito, così nella Famiglia Paolina ogni Istituzione ha la sua identità specifica. Ecco allora la domanda: perché chiamarsi Annunziatine? Ha una ragione questo nome?. Non è a caso. Il fatto della Annunciazione, e quindi della Incarnazione del Figlio di Dio, è il più grande fatto della storia umana, perché in quel momento inizia la nostra redenzione. Perciò "annunziatine" vuol dire "Stare nel centro della storia e nell'inizio della redenzione" (don Alberione). Le Annunziatine si pongono così nel cuore della Famiglia Paolina, con la specifica missione di essere imitatrici di Maria e testimoni del mistero della Annunciazione. Le annunziatine sono così chiamate ad una straordinaria maternità spirituale, ad essere le vergini che donano Gesù alle anime. Tale maternità si rivolge in modo particolare verso i sacerdoti della Società S. Paolo. Il loro apostolato è eucaristico, mariano, paolino, come Maria vergine e madre, nel mondo della catechesi, dei sofferenti, della comunicazione, degli anziani, delle famiglie, dei sacerdoti Sono chiamate ad esprimersi in ogni ambito con cuore di madre. Siamo di fronte a una vocazione di grande attualità, perché intende portare Gesù in tutti gli ambienti con la propria vita e di rendere visibile quel Dio che il mondo vuol rendere invisibile. L'annunziatina, per il nome che porta, deve avere innata in se stessa la passione per le vocazioni, per tutte le vocazioni. L'apostolato vocazionale è molto importante per questo Istituto. Si tratta di una missione non facile, anzi molto difficile con i tempi che corrono. Più volte ci è stato detto che siamo in trincea, là dove i pericoli sono maggiori. Infatti è più facile cadere nell'ingranaggio del consumismo, della comodità, dello stile di vita della società odierna. Solo se siamo fedeli ad un serio programma di vita e di preghiera ispirato allo Statuto, riusciamo a vivere la nostra vocazione e ad essere testimoni credibili del Maestro Divino. E' per questo che l'Annunziatina, pur vivendo nel mondo e con gli impegni del mondo, mette al centro della sua giornata il rapporto di comunione con il Signore che viene alimentato in alcuni momenti quotidiani di incontro con Lui: la Parola di Dio meditata; l'adorazione eucaristica; la S. Messa; la recita del Rosario; la liturgia delle Ore. Don Alberione disse: "La nostra parrocchia è il mondo".Per questo la Famiglia Paolina abbraccia tutti gli apostolati, senza distinzioni, con particolare riferimento a quelli che mettono al centro l'annuncio di Cristo all'uomo, la diffusione della Sacra Scrittura, la lettura della Parola e la recita del Rosario nelle famiglie, la partecipazione alla catechesi e alla liturgia, l'impegno nell'ambito della comunicazione sociale per arrivare ai più lontani con la parola, lo scritto, la pellicola, ecc. I seguaci del Beato Alberione, sparsi in tutte le nazioni del mondo, si fanno promotori di centri di diffusione della buona stampa, incentivano le attività di stazioni televisive a scopo apostolico. In sintesi, trasformano tutti i mezzi che il progresso umano offre e che l'uomo utilizza, in strumenti di evangelizzazione e occasioni di bene. Papa Paolo VI l'ha definita "Una mirabile Famiglia".Questo spiega il gesto compiuto dal Papa di fare visita a don Alberione morente, inginocchiandosi accanto al suo letto. |